6-3-2020
Per sole donne, de Veronica Pivetti
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 NOTA DE LEITURA 
 
 
 
 
 
		
		Veronica Pivetti 
		(n. 1965) tinha já escrito dois interessantes livros autobiográficos
		
		
		
		Ho smesso di piangere: la mia odissea per uscire dalla depressione, editado 
		pela Mondadori em 2012, e Mai all'altezza, também editado pela 
		Mondadori em 2017. 
		Gostei de os ler e deixei as minhas impressões em 
		
		
		http://arlindo-correia.com/151217.html . 
		
		 
 
		
		O livro está muito bem escrito e é agradável de ler, se o leitor se não 
		incomodar com os palavrões. Para mim é uma novidade falar tanto no 
		Whatsapp, mas de facto é o modo principal como as pessoas hoje se 
		contactam. É razoável, tal o uso que agora se dá a esta ferramenta.  
		 
 
		
		Mas a autora exagera bastante a capacidade sexual das suas personagens, 
		o que torna o livro algo fantasioso. Adelaide adormece (chega a 
		ressonar) enquanto o marido Andrea lhe faz um minete, assim começa o 
		livro. Depois trai o marido fazendo um broche (um pompino) a um 
		desconhecido na retrete do Frecciarossa, a 300 Km. à hora. Mais 
		tarde Adelaide faz de casamenteira e junta as duas amigas Tonia e 
		Benedetta numa relação lésbica. E esta última diz: “Pensava que não 
		seria possível uma pessoa vir-se sete vezes de seguida, mas estava 
		errada”.  
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Redazione Libri Mondadori
Veronica Pivetti racconta Per sole donne
Perché ho deciso di 
parlare di sesso?
Perché mi ci arrovello da quando ho l’età della ragione e solo adesso (forse!) 
ho trovato la quadra, come si suol dire. Solo adesso lo guardo con la giusta 
ironia e un sano distacco, che non significa distanza. Semmai, disincanto. O, se 
preferite, lucidità. Ed esperienza. Posso abbandonarmici e sprofondarci dentro 
con una consapevolezza rassicurante che, anche solo dieci anni fa, non era 
pensabile. E siccome ora lo maneggio con disinvoltura, mi sembrava giunto il 
momento di riderci un po’ su. Da cui, questo mio romanzo erotico-comico.
Un tuffo nell'intimità femminile
E poi avevo 
una voglia pazza di fare un tuffo nel non 
detto, nell’intimità femminile, 
nella ricerca del 
piacere e dell’amore, nel rifiuto delle convenzioni e dei tabù.
I tabù, che 
brutta invenzione!
Quanti ne 
abbiamo scardinati noi donne nel corso dei decenni e quanto 
è ancora lunga la strada della libertà sessuale.
Mica parlo di scopate, quelle ormai ce le facciamo con relativa (relativa, 
attenzione, relativa) disinvoltura.
Parlo di vera 
e profonda libertà scevra da pregiudizi, balzelli (morali) e fardelli, robaccia 
per bigotti e perbenisti che (lo so, lo so, tranquilli, lo so) fremeranno di 
sdegno davanti alle storie di Adelaide, Benedetta, Tonia, Rosaria e Martina, le 
mie ragazze, le mie protagoniste senza 
esclusione di colpi, senza 
mezze misure e senza veli (nel vero 
senso).
L’ipocrisia è dietro 
l’angolo coi suoi artigli uncinati.
Non abbassiamo la guardia né lo sguardo e 
continuiamo a pretendere per le donne la stessa libertà d’espressione che il 
mondo consente agli uomini da sempre.
Adelaide e le amiche lo fanno in tutte 
le duecentocinquantadue pagine del romanzo.
Un universo popolato 
da mariti ingombranti, amanti infaticabili, mamme onnipresenti, sorelle 
dispotiche e varia umanità s’insinua nella loro voglia di godersi la vita, 
sempre e così, fra una dieta e un abbraccio, una litigata e un’abbuffata di 
sesso, le mie cinque eroine vivono giorno dopo giorno in bilico su un 
denominatore comune: riderci su.
Su cosa? Su 
tutto! Non c’è cosa più seria del saper 
ridere. C’è un po’ di me in tutte loro, anzi, c’è un po’ di noi 
in tutte loro, ne sono sicura.
Noi che bastiamo a noi stesse, che sopportiamo 
pesi inenarrabili, che ci siamo rotte delle disparità, che potremmo reggere il 
mondo sul dito mignolo e farlo girare, girare, girare... Noi, insomma. Noi 
donne. Se volete venire alla festa di Adelaide e delle sue quattro amiche, se vi 
va di tirar tardi fra i meandri del loro cuore e del loro cervello, mi trovate 
là.
Vi aspetto. Veronica
P.S. Dimenticavo... Astenersi perditempo, of course!
MONDADORI
Astenersi puritani e persone 
sensibili. Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Ah, astenersi anche 
perditempo, of 
course!
Quello di Veronica 
Pivetti è un romanzo Per sole donne, in cui le cinque protagoniste, non 
più giovanissime, ormai disincantate e consapevoli di quello che vogliono dalla 
vita, esigono la parità femminile in tutti i sensi.
Quella vera, in cui alle 
donne è possibile finalmente esternare senza vergogna la stessa libertà 
d’espressione che gli uomini hanno da sempre.
In che modo ottenerla? Beh, 
parlando liberamente di tutto, anche e soprattutto di sesso.
Mentre loro si confidano, tra cene piene di confessioni e battute al 
vetriolo, tra incontri fugaci nei posti più impensabili e whatsapp infuocati, a 
noi lettori è concesso di origliare e di ridere, ridere tanto.
Accanto alla risata, però, sorgono varie riflessioni, come quella sull'eterna conflittualità 
dei rapporti tra i sessi o l'accettazione del corpo che cambia con 
i loro desideri, le svolte, le piccole grandi rivoluzioni personali.
Un 
cammino verso il sentirsi finalmente adeguate (tema già affrontato nel 
precedente Mai all'altezza).
Perché l'erotismo delle cinquantenni deve essere ancora un 
tabù?
Perché questo periodo 
della vita viene sempre associato solo alla menopausa e al calo del desiderio? 
Perché si 
tende ancora a parlare solo di mamme e poco di donne?
Sono queste alcune delle domande che ci pone Veronica 
Pivetti in questo nuovo libro. Le risposte sono dentro le pagine, all'interno di 
dialoghi brillanti e di situazioni che mettono in crisi le visioni prestabilite.
Abbiamo chiesto all'autrice di raccontarci cosa l'ha spinta a scrivere quello 
che lei stessa definisce un 
romanzo spudorato, con un linguaggio esplicito che suona tanto 
come una liberazione.
http://nonsololibritraisassi.blogspot.com/
"Per sole donne" di Veronica Pivetti: sono ironiche e 
liberatorie le avventure sentimental-sessuali di Adelaide
Mettete da parte pudori e pregiudizi e lasciatevi andare alla lettura di Per 
sole donne (Mondadori) di Veronica Pivetti: sarà ironico e liberatorio 
seguire le avventure sentimental-sessuali di Adelaide, una cinquantenne davvero 
sui generis.
Antiquaria di professione, sposata con un uomo molto più giovane che i genitori 
non approvavano ma che lei aveva scambiato per un genio silenzioso (salvo poi 
scoprire che di geniale non aveva proprio nulla anzi era davvero stupido); 
amante di un uomo conosciuto per caso (“Trivella”, nomen omen); figlia di 
Fabiola, un’anziana così controcorrente da raccogliere le sue confidenze più 
hot; convinta del valore dell’amicizia e circondata da coetanee (Benedetta, 
Tonia, Rosaria e Martina) con le quali parla davvero di tutto, senza peli sulla 
lingua: è questo il contorno, un po’ da Sex & The City in versione italiana, nel 
quale si muove Adelaide.
I 50 anni, per lei, sono solo anagrafici: riesce a fare e a raccontare 
esperienze che una ventenne neanche si immagina. È spregiudicata, sincera, 
vitale.
La Pivetti ha costruito su Adelaide una donna strepitosa, autoironica, 
indifferente agli stereotipi, che ha scelto di vivere la vita proprio come 
voleva e non per assecondare (non manca una parentesi su uno dei diktat forse 
più fastidiosi della nostra società, la necessità, per una donna, di completarsi 
con un figlio) chi le sta accanto.
Lo stile è leggero, a volte dissacrante, non ci sono censure ma donne che 
parlano e pensano come uomini e trattano le loro prede come di solito sono 
trattate loro.
È da apprezzare il coraggio dell’autrice nel descrivere protagoniste finalmente 
libere, non angeli del focolare (o perlomeno non solo) sottomesse e infelici ma 
donne forti, con le idee chiare, consapevoli del proprio valore e assolutamente 
non disposte a scendere a compromessi nelle storie d’amore – o di sesso. 
Sufficientemente disilluse per non credere più nel grande amore, hanno però 
conservato quel briciolo di incoscienza che permette ancora di buttarsi a 
capofitto in una relazione: per quanto sia sbagliata, è sempre irresistibile 
quel brivido di piacere che ci procura.
Singolare il rapporto tra Adelaide e la madre, una signora con evidenti 
acciacchi dell’età (su tutti l’arteriosclerosi) e che però dimostra un’apertura 
smisurata nei confronti della figlia, ascoltandone le prodezze amorose senza 
batter ciglio, provando a dispensare consigli.
Bravissima, Veronica Pivetti, ad aver parlato con disinvoltura di un lato 
dell’universo femminile sul quale spesso si preferisce tacere.
Unica avvertenza: astenersi, nella lettura, puritani e persone sensibili. Tenere 
lontano dalla portata dei bambini.
Classe 1965, la Pivetti è attrice, doppiatrice, conduttrice televisiva e 
radiofonica. È conosciuta dal grande pubblico per il film di Verdone Viaggi di 
nozze, la conduzione insieme a Raimondo Vianello ed Eva Herzigova del Festival 
di Sanremo e molte fiction di successo, fra cui "Commesse", "Il maresciallo 
Rocca", "Provaci ancora Prof!" e "La ladra". Da Mondadori ha pubblicato Ho 
smesso di piangere (2012) e Mai all’altezza (2017).
Rossella 
Montemurro                               
 
 
 3-3-2020
Presentazione del libro "Per sole donne" al Piccolo Eliseo di Giulia Argenti 
Chi si 
aspettava l'insegnante di lettere di " Provaci ancora prof" avrà fatto un salto 
sulla poltrona: Veronica Pivetti riempie la platea del Piccolo Eliseo per un 
incontro vietato ai minori di 18 anni. L'attrice e doppiatrice, infatti, ha 
presentato ieri il suo romanzo Per sole donne « che parla di sessualità 
femminile senza girarci intorno » Nel parterre dominano le signore. Con qualche 
eccezione: come il giornalista Giovanni Anversa. L'attrice ha raccontato il suo 
lavoro insieme al direttore di Rai Uno Stefano Coletta. Nel libro cinque donne, 
non più giovanissime, disincantate e consapevoli di quello che vogliono dalla 
vita, si raccontano le loro esperienze sessuali.
E, tra una 
battuta e un commento spinto, forniscono spunti di riflessione sul rapporto tra 
uomini e donne. « I miei genitori si devono ancora riprendere dopo aver letto il 
libro confida Pivetti - Mio padre mi dice sempre: " Ma perché hai voluto 
scriverlo? Quante presentazioni hai ancora in programma?"». Pivetti diverte con 
il suo linguaggio senza giri di parole che demolisce ogni tentativo di Coletta 
di parlare del libro in toni più soft. In platea volti noti: l'attrice ed ex 
modella Eliana Miglio, la dama dei salotti Sandra Carraro e Margherita Tiesi. « 
A chi mi chiede se questo è un libro di parte rispondo di sì - dice l'autrice - 
perché per noi donne è sempre tutto più difficile».