14-7-2001
ROBERT BURNS
(1759 - 1796)
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Ó margens floridas do lindo rio Doon, Como podes dar tão belas flores? Como podeis cantar, ó avezinhas, E eu tão cheio de cuidados e de dores?
Parte-se-me o coração só de te ouvir, Ó linda ave que canta no ramo: Fazes-me lembrar dias felizes, Quando era vero o falso Amor que eu amo.
Parte-se-me o coração só de te ouvir, Ó linda ave cantando com o par: Que também eu em sossego cantei Sem da minha sorte suspeitar.
Tantas vezes andei pelo lindo rio Doon E ver da madressilva o enleio, E todas as aves o seu amor cantavam, E foi o que fiz com o meu: cantei-o.
De coração ligeiro arranquei uma rosa Que do tronco espinhoso saiu, E o meu falso amor a rosa roubou, Deixando-me o espinho, e fugiu Tradução de João Ferreira Duarte, em "LEITURAS poemas do inglês", Relógio de Água, 1993. ISBN 972-708-204-1
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TAM O'SHANTER
1 When chapman billies leave the
street,
201
Ah, Tam! ah, Tam! thou'll get thy fairin!
Autumn 1790 |
TAM
O' SHANTER Quando
i venditori ambulanti lascian la strada e
i vicini assetati s'incontrano con i vicini, allor
che il giorno di mercato volge al termine e
la gente comincia ad andarsene, mentre
sediamo a tracannar la birra e
a prender la sbornia, oltremodo felici, noi
non pensiamo alle lunghe miglia della Scozia, alle
paludi, ai fiumi, alle barriere e alle siepi, che
ci separano dalla nostra casa, dove
ci aspetta la moglie arcigna ed imbronciata aggrottando
le ciglia come tempesta che si avvicini e
carezzando la sua collera per tenerla calda.
La verità di tutto questo riconobbe
il buon Tam o' Shanter allor
ch'una notte trottava sulla via di ritorno da Ayr, (la
vecchia Ayr, che nessuna città supera per
uomini onesti e belle ragazze).
O Tam! Se almeno tu fossi stato così
saggio da
seguire i consigli di Kate, tua moglie! Ben
te lo diceva ch'eri un chiassone, un
chiacchierone, un fanfarone, un ubriacone; che
dal novembre fino all'ottobre non
eri sobrio neanche un sol giorno di mercato, che
ogni volta che portavi del grano a macinare, col mugnaio restavi
fin ch'avevi quattrini; che
ogni cavallo che menavi a ferrare, col
maniscalco ti prendevi una bella sbornia; che
nella casa del Signore anche di domenica insieme
con Kirkton Jean bevevi fino al lunedì. Ella
profetizzò che presto o tardi t'avrebbero
trovato in fondo al Doon; o
che t'avrebbero afferrato le streghe nel buio presso la vecchia chiesa di Alloway, da spiriti frequentata.
Ah, dame gentili! Mi vien da piangere se
penso quanti dolci consigli, quanti
lunghi e saggi avvertimenti il
marito sprezza in bocca alla moglie!
Ma veniamo al nostro racconto - Una
sera di mercato Tam
s'era piantato ben saldo vicino
al fuoco, che splendeva allegro, con
dell'ottima birra che si faceva bere divinamente; gli
stava accanto Souter Johnny, il
suo vecchio e fido amico, un ubriacone anche lui; Tam
l'amava proprio come un fratello; erano
briachi insieme per settimane di seguito! La
notte volava via fra canti e chiacchiere, e
la birra diventava sempre migliore. L'ostessa
e Tam facevano sempre più i graziosi, scambiandosi
complimenti segreti, dolci e preziosi. Il
calzolaio raccontava le storie più strane; l'oste
rideva e con lui tosto tutti quanti. La
tempesta fuori poteva ben mugghiare e sibilare: della
tempesta Tam se ne infischiava.
L'Inquietudine, furiosa nel veder un
uomo sì felice, s'annegava
anch'essa nella birra! Come
le api volano all'alveare col loro prezioso fardello così
i minuti s'inseguivano veloci, carichi di piacere: i
re possono ben esser felici, ma Tam era addirittura fuori di sé dalla
gioia, vittorioso
su tutti i mali della vita;
Ma i piaceri sono come papaveri aperti, (cogli
il fiore: la sua freschezza
viene meno!); o
come la neve che cade nel fiume, per
un poco bianca - poi si scioglie per sempre; o
come l'aurora boreale, che
scompare prima che tu possa indicare dov'è comparsa; o
come la leggiadra sembianza dell'arcobaleno che
si dilegua in mezzo alla tempesta. Nessuno
può fermare né il tempo, né la marea; - s'avvicina
l'ora in cui Tam deve partire; quell'ora,
che è la chiave dello scuro arco della notte. In
quell'ora terribile egli monta a cavallo; e
si mette in istrada con una notte tale che
mai misero peccatore affrontò l'uguale.
Il vento soffiava come s'avesse voluto mandar l'ultimo suo sbuffo acquazzoni
scroscianti accompagnavano le raffiche; le
tenebre inghiottivano i brevi sprazzi di luce; forte
e cupo, a lungo mugghiava il tuono: quella
notte lo avrebbe capito anche un bambino che
il diavolo qualche affare aveva fra le mani,
Tenendosi ben stretto alla sua storna,
la Meg, (non
ci fu mai una cavalla migliore!), Tam
trottava e trottava per le pozzanghere e il fango a
dispetto del vento, della pioggia e dei lampi; per
un tratto tenendosi forte il bel berretto blu; poi
canterellando qualche vecchia canzone scozzese; poi
guardandosi intorno con cautela per
tema d'esser colto dagli spiriti alla sprovvista; era
ormai vicina la chiesa di Alloway, dove
di notte gridano i fantasmi e le civette.
Aveva già attraversato il guado, dove
era perito nella neve il venditore ambulante; e
oltrepassato le betulle e il masso, dove
Charlie, ubriaco, s'era rotto l'osso del collo; ed
era passato fra le ginestre e presso il cumulo di pietre; dove
alcuni cacciatori avevan trovato un bimbo sgozzato; e
vicino allo spino, al di sopra del pozzo, dove
la madre di Mungo s'era impiccata. Dinanzi
a lui il Doon riversava le sue acque; la bufera mugghiava, sempre più violenta., attraverso i boschi; i
lampi guizzavano da un polo all'altro; sempre
più vicini si sentivano i colpi di tuono; quando,
luccicando fra gli alberi gementi, la
chiesa di Alloway parve tutta in fiamme; da
ogni fessura uscivan bagliori di luce; e
tutta risuonava d'allegria e di danze.
O ardito John Barleycorn! Abile
ispiratore tu sei! Quali
pericoli tu riesci a farci sprezzare! Con
la birra nello stomaco non temiamo nessun male; con
l'"usquebae" non avremmo paura neanche del diavolo! Nella
testa di Tam la birra fermentava in modo tale che
- siamo giusti! - i diavoli, un baiocco ei non li stimava! Maggie,
però, s'arrestò tutta presa dallo spavento, fin
che, incitata dallo sprone e dalle redini, si
gettò avanti in mezzo a quella luce; ed
oh! Uno strano spettacolo vide allora Tam!
Stregoni
e streghe che ballavano! Non
dei "cotillons" venuti di recente dalla Francia, ma
danze festose, gighe, " strathspeys " e " reels " davano
vita e foga ai loro calcagni. Sul
davanzale d'una finestra, a levante, stava
seduto il vecchio Nick, in forma di bestia - d'un
canaccio nero, peloso, orribile! Era
suo compito provveder loro la musica: accordò
la sua cornamusa e la fece strepitare fin
che tremarono le travi tutte e il tetto. All'intorno
c'erano delle bare, simili ad armadi aperti, dove
si vedevano i morti nei loro ultimi abbigliamenti; e
in virtù di qualche diabolico incantesimo ognuno
teneva nella mano fredda una candela, al
cui lume poté l'eroico Tam notare
sulla tavola santa le
ossa d'un assassino, strette nei ferri del patibolo; due
piccoli bimbi non battezzati, lunghi un palmo; un
ladro, appena tolto dalla corda, con
sulla bocca l'ultimo suo rantolo; cinque
mazze di ferro rugginose di sangue; cinque
scimitarre lorde ancora della strage; un
legaccio che aveva strangolato un neonato; un
coltello che aveva sgozzato un padre, ucciso
dal proprio figlio, con
i grigi capelli ancora appiccicati al manico; e
c'erano molti altri oggetti paurosi e orribili: il
solo nominarli sarebbe delitto.
Mentre Tam guardava stupefatto e
curioso, la
gioia e l'allegria si facevano sempre più intensi: lo
zampognaro suonò sempre più forte; le
coppie danzarono sempre più svelte; girarono,
si separarono, s'incrociarono e si agganciarono, fin
che le streghe tutte cominciarono a fumar dal sudore, a
gettar via i loro cenci e
a ballare in camicia!
Tam! O Tam! Se fossero state delle
ragazze belle
e paffutelle che ancora non avessero avuto vent'anni; se
le loro camicie, invece di sudicia flanella, fossero
state di lino finissimo, bianco come la neve, queste
mie brache, il mio unico paio, che
un tempo furon di felpa, d'un bel pelo azzurro, le
avrei date volentieri per
un'occhiata di quelle leggiadre fanciulle!
Ma delle streghe grinzose, vecchie e
bizzarre, delle rozze e avvizzite megere (avrebbero svezzato un puledro! che
saltavano e facevano capriole su d'un bastone, mi meraviglia non t'abbiano fatto rivoltar lo stomaco.
Tam però ben sapeva quel che si
faceva. C'era
un'attraente e vivace ragazza, aggregata
quella notte alla banda, nota
molto tempo dopo sulla spiaggia di Carrick (perché
più d'una bestia aveva colpito a morte e
mandato a fondo più d'una bella imbarcazione e
danneggiato molto grano e molto orzo e
destato il terrore nella contrada)! La
camicia corta di rozzo lino di Paisley che
aveva portata da ragazzina, sebbene
terribilmente povera in lunghezza, era
la migliore ch'avesse, e n'era superba. Ah!
Non se lo immaginava la tua rispettabile nonna che
quella camicia che comprò per la sua piccola Nannie, pagandola
due lire scozzesi (tutto quel che possedeva!), avrebbe
adornato un ballo di streghe!
Ma qui la mia musa deve abbassar le
ali; tali
voli sono al di là del suo potere - il
cantar come Nannie saltava e si dimenava, (una
strega agile ella era, e robusta), e
come Tam stava lì, quasi stregato, e
credeva che gli si fossero impreziositi gli occhi; lo
stesso Satana guardava e gongolava di piacere e
si dimenava e suonava con tutte le sue forze: infine,
vedi una capriola, vedine un'altra, Tam
perdette del tutto la ragione e
gridò: "Brava Camicia Corta!". Di
colpo tutto divenne scuro! E
non appena egli ebbe spronata la cavalla, fuori
si lanciò la legione infernale.
Come le api si precipitano fuori
ronzando, infuriate, quando
i pastori assaltano e saccheggiano il loro alveare, come
si slanciano i nemici mortali della lepre, quando
essa, all'improvviso, balza loro sotto il naso, come
si precipita zelante la folla del mercato, quando
"Il ladro! Prendetelo!" si sente gridare, così
Maggie corre e le streghe la inseguono con
sordi ed orribili strilli.
Ah, Tam! Ah, Tam! Avrai la tua
ricompensa! Nell'inferno
t'arrostiranno come un'aringa! La
tua Kate aspetta invano il tuo ritorno! Ella
sarà presto una vedova afflitta! Via,
Meg, corri quanto più puoi e
raggiungi la metà del ponte: là
dimenar potrai loro la coda, ché
non osan le streghe attraversare un fiume. Ma
prima di raggiunger la metà del ponte, l'ebbe
la strega una coda da dimenare! perché
Nannie, più svelta delle altre, la
nobile Maggie dappresso incalzò e
si precipitò su Tam con furioso intento, non
sapendo quanto fosse focosa la cavalla! Con
un salto Maggie mise in salvo il suo padrone, ma
lasciò indietro la sua grigia coda: per
la coda l'aveva afferrata la strega e aveva lasciato alla poverina un misero moncone.
Orbene, voi tutti che leggerete questo
racconto veritiero, voi
tutti, figli d'uomo e di donna, ascoltate: ogniqualvolta
avrete voglia di bere o
delle camicie corte vi passeranno per la mente, pensateci
bene! Tali gioie potranno costarvi un po' troppo; ricordatevi
della giumenta di Tam o' Shanter.
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1. This poem is based on a story current in Burns's neighbourhood with regard to the deserted and ruinous Alloway Kirk, which stood on the banks of the Doon about three-quarters of a mile from his birthplace. It was written at the request of Captain Grose, the antiquarian, in whose Antiquities (1791) it appeared along with a drawing of the Church. Shanter was the name of a farm in the neighbourhood; the farmer afforded a suggestion for the hero of the poem. chapman: a pedlar. billies: fellows. 2. drouthy: afflicted with drouth. 4. gate: road. 5. bousing: boozing. nappy: ale. 8. slaps: passages through the hedges. 19. skellum: good-for-nothing. 20. bletherin: talkative. blellum: babbler. 23. melder: an instalment of grain sent to the mill. 25. ca'd: driven. 31. mirk: dark. 33. gars me greet: makes me weep. 38. unco: uncommonly. 39. ingle, bleezin: fire-place, blazing. 40. reaming swats: foaming ale. 41. Souter: cobbler. 51. rair: roar. 54. nappy: ale. 68. maun: must. 81. skelpit an: clattered along. dub: puddle. glowrin: staring. 86. bogles: spirits. 88. houlets: owls. 90. smoor'd: smothered. 91. birks: birches. meikle: big. 93. whins: furze. 95. aboon: above. 103. bore: hole. 107. tippeny: a weak ale at twopence a pint. 108. usquebae: whiskey. 110. boddle: farthing. 116. brent-new: brand-new. 119. winnock bunker: window-seat. 121. towzie tyke: shaggy dog. 123. gar them skirl: made them shriek. 124. dirl: resound. 127. cantraip: magic. 131. airns: irons. 133. Cut down from the rope; he had been hanged. 134. gab: mouth. 147. set: faced their partners. cleekit: hooked together. 148. Till every woman sweat and steamed. 149. duddies: clothes. 150. linket: tripped. sark: shirt. 151. queans: wenches. 153. creeshie: greasy. 154. Very fine linen; linen with 1700 threads to a width. 155. Thir breeks: these breeches. 157. hurdies: buttocks. 158. burdies: Girls. 160. rigwoodie: perhaps means "lean." spean: wean. 161. Lowping: leaping. crummock: staff with a curved handle. 164. walie: choice. 166. Carrick shore. Carrick is the southern district of Ayrshire. 169. bear: barley. 171. cutty: short. harn: coarse linen. 174. vauntie: vaunting, proud. 176. coft: bought. 185. fidg'd fu' fain: fidgeted with eagerness. 186. hotch'd: jerked (refers to the movement of the arm in playing the bagpipes). 188. tint: lost. 193. fyke: fuss, agitation. 194. byke: nest of bees. 195. open: give tongue. pussie's: hare's. 200. eldritch: unearthly. 201. fairin: reward, literally, a gift at a fair. 210. The fient a tale: the devil a tale. 213. ettle: endeavour. 215. hale: whole. 217. claught: clutched.
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